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martedì 30 dicembre 2014

Tirando le somme del 2014: l'anno di una lettrice compulsiva

Cari lettori,
Anche il 2014 sta per concludersi e, ora che l'anno è alle porte, è il momento tanto atteso da qualsiasi lettore compulsivo. Il momento di tirare le somme di questi mesi librosi, stilando una lista delle letture migliori dell'anno e dandoci tanti buoni propositi per quello a venire!
Riguardando i libri letti durante il 2014, mi rendo conto di come sembra essere passato un secolo da quando lessi il primo tra quelli che citerò nella mia lista. Sono successe così tante cose quest'anno, di ogni genere, che mi hanno in alcuni momenti permesso di leggere quanto avrei voluto e in altri no - spero però di continuare a poter attingere al meraviglioso mondo della fantasia che mi ha permesso negli ultimi tempi di capire tante cose e aprire gli occhi come solo un lettore può fare.

Quali sono i migliori romanzi dell'anno, per questa lettrice compulsiva? Potete trovare le recensioni dei libri in lista cliccando sul titolo!
Nota: i romanzi sono in ordine di lettura da inizio 2014.


1. Fangirl, di Rainbow Rowell. Letto all'inizio dell'anno e... beh, divorato. Rappresenta ogni lettore compulsivo (specialmente lettrice) di questo mondo. Super consigliato anche se disponibile per adesso solo in inglese.


2. Written in Red, di Anne Bishop. Una delle rivelazioni di quest'anno, per quanto mi riguarda. Un romanzo non YA ma diretto a un pubblico più adulto, penso sia il libro giusto per quel passo un po' obbligato per chiunque ami il genere Urban Fantasy e voglia assaggiarlo in una salsa più matura. Anche questo è attualmente disponibile solo in inglese!


3. La Corona di Mezzanotte, di Sarah J. Maas. Letto con il mio solito ritardo in fatto di pubblicazioni (ma solo alcune, lo giuro!), ho adorato la storia scritta dalla Maas così tanto che ho preordinato il terzo romanzo, già tra le mie braccia, ma sto cercando di resistere alla tentazione di divorarlo al più presto per aspettare l'arrivo del quarto, nel 2015.
Anche se so che presto o tardi cederò.


4. Sinner, di Maggie Stiefvater. Ok, questo nel mio cuore era un successo annunciato perché è la storia companion alla saga dei Lupi di Mercy Falls che ho aspettato per anni e anni. Alla fine è stata pubblicata e ho avuto il mio finale per Cole e Isabel.
Cole e Isabel. *sospira in un angolo*... Dire che consiglio questo libro è un eufemismo.
P.s. Per adesso anche Sinner è inedito in Italia.

mercoledì 24 dicembre 2014

Buon Natale!

Cari lettori, oggi è un giorno speciale proprio per tutti, vero? È la vigilia di Natale che anche quest'anno si spera passi in compagnia delle persone che amiamo e che ci stanno sempre vicino, per festeggiare a dovere stanotte e aprire, se saremo lettori fortunati, tanti bei pacchi rettangolari contenenti la gioia più grande: libri.
Devo ammettere che la sottoscritta sia il tipo di persona che sostiene di dover festeggiare ogni singolo giorno, proprio come in Alice e il Paese delle Meraviglie e i "non compleanni" del Cappellaio - perenne festeggiamento is the way. Certo, purtroppo non si può festeggiare proprio sempre, anche perché sarebbe pressapoco deleterio per qualsiasi dieta/desiderio-di-mantenersi-in-linea. Le feste comandate non arrivano spesso, però, quindi saremo perdonati per qualche strappo in più, non vi pare?



E quindi nell'attesa delle prossime classifiche librose che vedranno presto la luce sul blog, vi auguro un felice Natale!
Se doveste mangiare troppo, fatelo pensando a me.

lunedì 22 dicembre 2014

Perché dare un'occasione al Ragazzo Invisibile e non pentirsene.


Anni. Sono anni che vado al cinema a guardare tutti i nuovi film della Marvel o della DC Comics, pensando ogni volta a quanto sarebbe bello poter avere un'occasione in Italia per dare il contributo al genere, avere qualche persona desiderosa di rischiare abbastanza da dare vita a un film che possa magari lanciare un nuovo franchising tutto made in Italy e dare nuova linfa alle sale italiane e alla fantasia e talento dei nostri registi, sceneggiatori, attori e chi più ne ha, più ne metta.
Anni e anni di attesa, ma finalmente la barriera è stata abbattuta, il tentativo è riuscito e Il Ragazzo Invisibile è dal 18 Dicembre in tutte le sale italiane, per la gioia dei più speranzosi e per sorprendere i più scettici.



Il film è di Gabriele Salvatores, un nome che, accanto a "un'azzardata" di questo tipo, non poteva che fare bene alla credibilità del film e dell'intera produzione. Devo ammetterlo: ero scettica. Ero una delle persone più scettiche di questo Paese, ma anche una delle più speranzose! Speravo questo film potesse conquistarmi, dimostrare di avere "quel qualcosa" e poter colpire lo spettatore - in senso buono, ovviamente. E lo ha fatto? Per fortuna sì, ha saputo colpirmi, ha saputo lasciarmi qualcosa... Compreso il desiderio di vedere presto nelle sale il sequel a cui, per fortuna, il film sembra poter alludere.


Sono tanti i rischi di cui Il Ragazzo Invisibile ha accettato di prendersi carico. Principalmente, l'idea di un film sui supereroi made in Italy mi ha sempre un po' terrorizzata, perennemente convinta del fatto che potesse rivelarsi un glorioso fallimento, un misto tra un cinepanettone e quegli orrendi film splatter che l'America ci rifila ogni tre per due. Sono rimasta da questo punto di vista, invece, gloriosamente soddisfatta, davanti a una produzione invidiabile, attori capaci e credibili (credetemi, avevo certi pregiudizi che farebbero tremare le peggiori malelingue) e una storia che attinge al mondo dei supereroi che già conosciamo ma senza strafare, lasciandovi un tocco di cinema europeo che non avevo mai visto in un film di questo tipo ma che a conti fatti è calzato a pennello, rendendo a suo modo unico Il Ragazzo Invisibile. Perché ci sta un pizzico di ironia, ci stanno i grandi ideali... Ma il modo in cui questi vengono rappresentanti "fanno" il film e in questo caso lo distanziano enormemente dai supereroi che già conosciamo, rendendolo un prodotto made in Italy su cui si può lavorare, da cui si può far partire qualcosa - qualcosa che penso serva al nostro cinema, così come alla nostra televisione. Sto parlando di un franchising, forse, che promette anche dalla graphic novel che probabilmente acquisterò e si trova già su siti come Amazon. Sicuramente c'è del materiale perché, per fortuna, gli sceneggiatori del Ragazzo Invisibile non si sono lasciati sfuggire l'occasione di seminare idee che potrebbero servire per tante interessanti iniziative e produzioni. Tutto materiale che ha bisogno solo di una piccola spinta dai livelli alti, quelli "imprenditoriali", e dalla creatività nostrana per dare il meglio di sé.

domenica 14 dicembre 2014

In My Mailbox #47


A Natale puoi... Trovare libri sotto l'albero! O anche nella casella della posta, se sei abbastanza fortunato/a. Sono tutte felici coincidenze che questo periodo dell'anno porta con sé, soprattutto ai lettori di buona fede.
Nell'attesa della vigilia e l'apertura dei regali, però, non resta altro da fare che trastullarsi con i romanzi ricevuti/acquistati/ottenuti-in-modi-legali nell'ultimo periodo. Quali ha preso la sottoscritta?

 


  • Anew, di Chelsea Fine. Preso da poco, lo leggerò a brevissimo! Super consigliato da un'amica di cui mi fido in fatto di gusti, quindi vi terrò aggiornati.
  • Con un poco di zucchero, di Chiara Parenti. Avevo iniziato anche a leggerlo ma mi sono fermata perché purtroppo non mi convince moltissimo. Voi lo avete letto? Lo consigliate?
  • Oscure Gioie, di Virginia De Winter. E alla fine anche io l'ho preso, sì! Ho Oscure Gioie sul kindle e non vedo l'ora di divorarlo.

sabato 13 dicembre 2014

Recensione: The Winner's Curse, di Marie Rutkoski

Recensione
Titolo: The Winner's Curse (The Winner's Trilogy #1)
Autore: Marie Rutkoski
Editore: Inedito in Italia
Pagine: 355
Sinossi tradotta da me - citare per eventuale uso!
"Figlia del generale di un vasto impero fiorente nella guerra, che schiavizza i popoli conquistati, la diciassettenne Kestrel ha due possibilità: arruolarsi o sposarsi. Ma Kestrel ha altri piani.
Un giorno scopre uno schiavo dallo spirito ribelle messo in vendita a un'asta. Gli occhi di Arin sembrano sfidare tutto e tutti. Seguendo il proprio istinto, Kestrel lo acquista - con conseguenze inaspettate. Non passa molto prima di iniziare a provare qualcosa per Arin.
Ma anche lui ha un segreto e Kestrel imparerà presto che il prezzo pagato per una semplice persona potrebbe essere stato molto più alto di quanto pensasse."


He flinched as if slapped. His voice came low. "You can make people feel so small."

Ah la lettura, quel mondo imprevedibile che a volte ti lascia indifferente e altre volte ti entra dentro come una tempesta, con le parole che meno ti aspetti possano colpirti, con i romanzi che pensi non significhino molto per te... E invece finiscono dritti dritti nella lista dei preferiti. Ho letto The Winner's Curse attraversando vari stati d'animi e concludendolo prima di potermene persino accorgere - finendo di diritto tra i migliori romanzi letti quest'anno e tra quelli che, vi giuro, consiglio caldamente a qualsiasi lettori adori il genere Young Adult e voglia qualcosa "di più".


La storia è quella che trovate nella sinossi: Kestrel è la protagonista, figlia del generale di un impero di conquistatori, noti in tutto il mondo per la loro crudeltà, freddezza, e bell'aspetto. Kestrel è una ragazza estremamente intelligente, analitica e razionale, che compie ogni passo nel suo mondo con consapevolezza, che vive la vita come una partita a scacchi. Un giorno acquista uno schiavo all'asta, Arin, e da lì la storia prenderà vita in un intreccio che la Rutkoski ci regala permettendoci di leggere un romanzo a dir poco mozzafiato.

"Arin sorrise. Era un sorriso vero, il che le fece capire come tutti gli altri non lo fossero stati."

Ho adorato The Winner's Curse per motivi che, stranamente, ho ben chiari (di solito devo pensarci un bel po'). È una storia che si presenta in un certo modo sin dal primo capitolo ed effettivamente ti dà quel che pensi. Non fa false promesse - la Rutkoski ne estrapola tutte le potenzialità e prende tutti i rischi che i lettori potrebbero desiderare leggere. In questo libro c'è tutto: la scrittura è meravigliosa, il pacing è perfetto e non c'è un momento che definirei fuori posto, i personaggi sono così ben caratterizzati e credibili in tutto ciò che fanno che è quasi impressionante da ammirare. Tanto per fare un esempio, quando ho iniziato a leggere dell'intelligenza di Kestrel non ero sicura la scrittrice potesse davvero convincermi di questa particolarità della sua protagonista. Sono pochi gli scrittori capaci di sottolineare la furbizia dei propri personaggi e farla veramente venire fuori, ma la Rutkoski è una di quelli. Kestrel è estremamente sveglia e lo dimostra in ogni sua azione, anche quelle più istintive - segno di quanto la sua caratterizzazione sia riuscita. E come lei ogni singolo personaggio di questa storia che è stata capace di strapparmi da un torpore "da lettore" di quelli che duravano da un bel po'.

Nota: Sapevate che la maledizione del vincitore (the winner's curse) esiste davvero? Ed è anche spiegata alla fine del romanzo dall'autrice. Un fenomeno che porta le persone a offrire, durante le aste, più denaro di quanto sia davvero il valore dell'oggetto in asta.

mercoledì 3 dicembre 2014

30 Giorni di Libri e Letteratura [Challenge] #25






25. Il libro più nerd che tu abbia mai letto.

Nerd, nerd, nerd... Qual è il libro più nerd che abbiamo mai letto? Per me penso sia semplice - d'altronde è il primo romanzo che mi sia venuto in mente. Prendo ovviamente come significato di "nerd" la sua accezione più "geek" (quindi non nerd-amante della matematica) e dico...


Fangirl, di Rainbow Rowell

Senza dubbio il romanzo più nerd che abbia mai letto, storia di una fangirl in cui mi sono subito rivista e in cui ogni lettrice che si rispetti non può non rispecchiarsi! Ho recensito la suddetta storia proprio cliccando qui sopra, in quella che come potete vedere è una lode non indifferente.
Consigliato a tutti gli amanti dei contemporanei divertenti e diversi!

Qual è il libro più nerd che voi abbiate mai letto?

domenica 30 novembre 2014

Io voglio troppi libri #31


Nuova puntata della rubrica Io voglio troppi libri, presentata da questo blog e priva di qualsiasi scopo se non quello di spettegolare su libri che ci incuriosiscono e di cui voglio parlarvi, pubblicati da anni o nuovi di zecca, per ossessionare me e far impazzire voi!

Buona domenica, miei adorabili lettori! Oggi ho ben pensato di fare capolino nelle vostre uggiose giornate (se siete come me in zone fredde e nuvolose) di fine Novembre con una serie di libri che... beh, voglio. Desidero. Bramo.
Perché si sa, noi lettori vogliamo sempre troppi libri.


Magonia, di Maria Dahvana Headley

"Sin da quando era bambina, Aza ha sofferto di una misteriosa malattia ai polmoni che le rende difficile respirare, parlare - vivere.E quando Aza intravede una nava nel cielo, la sua famiglia lo prende come un crudele effetto delle medicine. Ma Aza non crede sia stata un'allucinazione. Può sentire qualcuno chiamare il suo nome da lassù.Solo il suo migliore amico, Jason, la ascolta. Jason, che è sempre stato lì. Jason, per cui potrebbe provare sentimenti più complessi della semplice amicizia. Ma prima che Aza possa anche solo considerare quell'idea, qualcosa di terribile accade. Aza è perduta per sempre - e ritrovata in un altro mondo. Magonia.Sopra le nuvole, in una terra di navi commerciali, Aza non è più l'essere debole e morente di prima. In Magonia, può finalmente respirare. Ancora meglio, ha un potere immenso - e mentre scopre questa nuova vita, trova anche una guerra in arrivo. Magonia e la Terra sono sul punto di scontrarsi. E nelle mani di Aza permane il destino dell'intera umanità - incluso quello del ragazzo che ama. Con chi si schiererà?"

Eh sì, gente. La trama di questo romanzo mi ispira, in parte (tranne la parte del ragazzo, che mi provoca sentimenti poco piacevoli), ma quel che mi ha conquistata sono state le navi volanti e la cover.
Sì, giudico il libro dalla copertina e per questo mi reputo una brutta persona. Perdonatemi.


The Winner's Crime, di Marie Rutkoski

Voglio questo libro like now. Si noti che non a caso ho evitato bellamente di inserirvi la trama di questo volume, come anche quella del precedente. Se volete un consiglio, leggete The Winner's Curse (il primo) senza dare occhio a sinossi o altro. Potrebbe rovinarvi le sorprese che, vi assicuro, siano fantastiche se scoperte per puro caso.
E ora datemi il sequel e nessuno si farà male.

venerdì 28 novembre 2014

Hunger Games: Il Canto della Rivolta, Parte 1 - perché vederlo e perché amarlo. Il parere di una lettrice accanita

Cari lettori,
Scrivo questo intervento il giorno dopo la visione cinematografica di un film che tanti aspettavano, me inclusa - il nuovo capitolo degli Hunger Games, Il Canto della Rivolta, trasposizione dell'omonimo romanzo conclusivo (titolo originale: Mockingjay), o per lo meno della prima parte del libro, approfondita per mano del regista Francis Lawrence.


Mockingjay, Il Canto della Rivolta, "Hunger Games 3"... Comunque vogliate chiamarlo (anche se è meglio evitare l'ultimo "appellativo" quando parlate con un lettore accanito della saga), è da anni ormai uno dei romanzi per ragazzi più belli che abbia mai letto. Entrato nella mia libreria quando ancora frequentavo i banchi del liceo, è adesso una pietra miliare della mia collezione cartacea, l'unico romanzo della saga degli Hunger Games che non sono riuscita a recensire su questo blog e, probabilmente, mai recensirò. È stato un libro che mi ha aperto gli occhi, lasciandomi estremamente scossa, tornando alla vita di tutti i giorni dalla lettura senza capire come potessi farlo. Come si torna alla realtà dopo un romanzo capace di parlarti così? La risposta è arrivata dopo un bel po' di tempo, dopo mesi in cui la mia mente continuava a tornare lì finché, alla fine, non sono riuscita a mettermi il cuore in pace.

Nonostante questo, Mockingjay rimane una delle esperienze di lettura più intense che abbia mai vissuto, motivo per cui la riuscita di un film come Il Canto della Rivolta - Parte 1, era una delle note dolenti che avevo paura potessero colpire la terza trasposizione dei romanzi della Collins a cura della Lionsgate e il regista Francis Lawrence. È con il cuore in mano che sono entrata ieri sera al cinema, con l'anticipazione a cui ormai sono abituata, sperando di assistere all'inizio della fine nel migliore dei modi.
E non sono rimasta delusa.


1. L'essenza del libro sopravvive.
Mockingjay è stato più volte accusato da diversi lettori di una serie di punti deboli che si ricollegano tutti al contrasto in negativo che risalta dal tono della storia dei romanzi a esso precedenti e quello del terzo volume.
Il romanzo de Il Canto della Rivolta si spreca in pochi momenti "comici", è un continuo vivere le ansie e paure di Katniss, è la guerra nella sua accezione peggiore - e ci viene mostrata dagli occhi di una giovane ragazza che viene usata da dei ribelli per ottenere una così detta libertà, per sconfiggere il male, per rivendicare i loro diritti. Il tutto in pagine che si spera il lettore osservi con criticità, ponendosi la domanda: esiste davvero il bianco e il nero? Perché tutto, in Mockingjay, è sfocato.
Dopo aver visto i primi due film degli Hunger Games che, per carità, erano e rimangono delle ottime trasposizioni... Devo ammettere di avere avuto paura che l'amarezza provata leggendo il terzo romanzo non fosse rappresentabile con successo sul grande schermo. Per fortuna, però, mi sbagliavo, perché a parte alcune scene in cui si è imposta la necessità di rendere il tutto meno drammatico dell'atmosfera del romanzo (che per un film avrebbe potuto non essere la strada più adatta), ho apprezzato molto la capacità delle scene di colpire lo spettatore, con simboli visivi molto forti e una narrazione che non ha lasciato un attimo di pace.  Lawrence è riuscito a farmi domandare perché gli spettatori intorno a me non avesse le reazioni adeguate alla storia... Erano davvero così poco coinvolti, intellettualmente? Mi chiedo, la maggior parte di noi farebbe piuttosto finta di non vedere una ragazza la cui sofferenza viene usata per fomentare una ribellione? Gli innocenti che vengono sacrificati in nome della pace, la tristezza di Katniss che risalta piena di amarezza tra gli applausi del Distretto 13 quando la sua Presidente mostra i video di propaganda, estremamente ben curati, d'intrattenimento, ma girati sul sangue di bambini? E le persone che, intorno a noi, commentano il bel faccino di Gale, il triangolo d'amore che non è l'obiettivo di questo film.
I miei complimenti al regista per essere riuscito a trasmettermi queste sensazioni e pensieri, e come a me sicuramente a qualcun altro lì, in quella sala. Il pensiero che forse l'intenzione della Collins, in quel romanzo, non sia andata in fumo ma persista grazie alla comprensione eccellente da parte di tutti coloro i quali hanno lavorato a questo film.


2. Le citazioni, per i più fedeli.
Anche per i fan più accaniti non mancano i richiami al primo amore. Tra la fantastica interpretazione di Jennifer Lawrence nella scena di "se bruciamo, voi bruciate con noi", e la sfida propagandistica tra il Presidente Snow e il Distretto 13, c'è solo da divertirsi alla ricerca di occhiolini lanciati verso noi lettori.
Unica pecca? Nel romanzo, quando Katniss propone i suoi ultimatum alla Presidente Coin, uno su tutti risalta e fa rabbrividire soprattutto per via dei risvolti futuri della storia: "Un'ultima cosa: Snow lo uccido io."



3. The Hanging Tree.
C'è, miei lettori. C'è. La canzone dell'Albero dell'Impiccato c'è ed è bella come l'avevo immaginata, con dei forti richiami ad alcune delle versioni più belle che si potessero ascoltare su youtube.
Se siete interessati, però, vi lascio qui sopra quella che ormai per me è diventata la "versione originale". Al cinema continuavo a cercare di canticchiarla invano, abituata come sono a sentire quella, ma presto mi procurerò anche la versione "ufficiale" composta per il film.


4. Peeta Mellark.
È strano come pur essendo stato poco presente in questa trasposizione, Peeta sia riuscito a rimanere impresso nello spettatore con una recitazione semplicemente fantastica da parte di Josh Hutcherson. La purezza del personaggio, infatti, l'unica ancora al bene che risalta nei libri, insieme con la sorellina Prim, nella prima parte de Il Canto della Rivolta inizia la sua discesa per colpa di quel mondo che sta lentamente ma inesorabilmente macchiando la tutto ciò che di giusto c'è nella vita di Katniss.

martedì 25 novembre 2014

Top Ten Tuesday #23

25 Novembre: Top Ten Libri Sulla Mia TBR Invernale




Riguardando i miei buoni propositi per l'autunno mi rendo conto di due cose:
1) Sono riuscita a leggere diversi dei libri che mi ero prefissata per quel periodo.
2) Non sono riuscita a leggere tutti i libri che mi ero prefissata per quel periodo.

Che contraddizione. Da un lato ho fatto un buon lavoro, mentre dall'altro... Quindi oggi che si parla di "To be read", mi sa che molti di questi saranno titoli che sono salita nella classifica delle mie letture da "dovrei leggerli" a "devo leggerli".

Pronti? Eccoli!


1. The House of Hades, di Rick Riordan. Ormai è stato pubblicato anche il quinto volume di questa saga, quindi è il momento di concluderla. Wait for me, Percy!


2. Blue Lily, Lily Blue, di Maggie Stiefvater. Pubblicato all'estero mentre in Italia sta per uscire il secondo volume della saga. Presto mi getterò a capofitto tra le sue pagine.


3. Talon, di Julie Kagawa. Lo voglio leggere da tempo ma adesso l'ho finalmente acquistato. Manca poco, poco dico!


4. Anew, di Chelsea Fine. Voglio leggerlo - non ho molto da aggiungere oltre questo. È solo un forte desiderio.


5. The Perilous Sea, di Sherry Thomas. Mi imbarazzo a dirlo, ma... Avevo iniziato il prologo di questo libro per poi mollarlo miseramente a causa di impegni vari. Volevo godermelo al massimo ma sono finita per non riprenderlo proprio. Devo rimediare!


6. Trial By Fire, di Josephine Angelini. Sono patetica per quanto vorrei leggere questi libri eppure non trovi il tempo per farlo. Che vita grama, la mia.

domenica 23 novembre 2014

Intermezzi di fine Novembre

Cari lettori,
Come state? Spero bene. Io, come avrete notato, ultimamente sono un po' troppo assente dal blog - ma posso assicurarvi che sto bene, sono viva e tenendo le dita incrociate, presto ritornerò in carreggiata con più costanza. Date intanto la colpa della mia scomparsa a quel mostro chiamato studi universitari, che a un certo punto della propria carriera studentesca diventano particolarmente pressanti sulle ore buca di qualsiasi povero studente, anche quando vorresti fare tutt'altro.

Intanto ho pensato di fare un intervento che parlasse di tante cose, molte delle quali sono news che presto vedrete nel blog! Cosa, vi starete chiedendo...



Nuova grafica
È pronta, prontissima per incontrare al varco il periodo natalizio, ma per questo dovrete aspettare per lo meno qualche giorno prima dell'Immacolata! Invece di fare l'albero, la sottoscritta fa grafiche nuove.
Ognuno si diverte a modo suo.

Nuova rubrica domenicale
Mi sono un po' annoiata pubblicando la rubrica In My Mailbox, la domenica, quindi sto pensando a cambiamenti da apportare. Certo, sono ancora qua che vaglio le possibilità per quanto riguarda i titoli ipotetici, ma la cosa certa è il contenuto: mi divertirò il più possibile.

lunedì 17 novembre 2014

It's Monday! What Are You Reading? #37



Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale It's Monday! What Are You Reading? In cui, per partecipare, vi basterà commentare scrivendo quali romanzi state leggendo in questo momento, quali avete finito di leggere nell'ultima settimana e quali leggerete prossimamente!
Siete pronti? Iniziamo!

Cosa ho finito di leggere?

 

L'arte di Leggere, a cura di Guido Conti, il primo volume di una collana attualmente in pubblicazione per RCS - Corriere della Sera, ed estremamente interessante da leggere. Si ripropone di imparare a scrivere attraverso la lettura dei grandi del passato, e penso acquisterò anche i nuovi volumi!
Ti prego lasciati odiare è invece il romanzo di esordio di Anna Premoli, scrittrice italiana che molti conosceranno ma che io ho scoperto relativamente da poco. Il romanzo mi è piaciuto molto e presto ne parlerò anche sul blog... voi lo avete letto?

Cosa sto leggendo?


Il Mezzo Re, di Joe Abercrombie. L'ho acquistato spinta da un impulso irrefrenabile (sì, lo so... sempre la stessa storia, ma è davvero irrefrenabile!) e l'ho iniziato da poco. Da ancora meno mi ha iniziata ad appassionare e penso riuscirò a divorarlo nei prossimi giorni! Poi, ovviamente, ve ne parlerò qui! Lo conoscevate?

giovedì 13 novembre 2014

Io voglio troppi libri! #30


Nuova puntata della rubrica Io voglio troppi libri, presentata da questo blog e priva di qualsiasi scopo se non quello di spettegolare su libri che ci incuriosiscono e di cui voglio parlarvi, pubblicati da anni o nuovi di zecca, per ossessionare me e far impazzire voi!

Cari lettori, dovete sapere che pochi giorni fa sono stata in libreria dopo un periodo in cui avevo preferito astenermi dagli acquisti folli per ragioni che tutti voi ben capiranno. Quel particolare giorno, però, nell'attesa di incontrarmi con delle amiche - che hanno commesso l'errore di lasciarmi vicino a una libreria per troppo tempo e da sola - sono finita nella Mondadori più vicina a me e sono letteralmente uscita di testa.
Quanti libri, QUANTI DESIDERI REPRESSI. La situazione è psicologicamente precipitata quando, presa da folli sensi di colpa, mi sono riuscita a trattenere, uscendo dalla libreria con il desiderio di tornare lì dentro e acquistare tantissimi nuovi libri (che venivano così poco... appena appena 9 euro!).

Ecco perché devo assolutamente parlarvene.


Graceling, di Kristin Cashore

Tutti i Graceling hanno gli occhi di due colori diversi. Tutti i Graceling hanno un Dono. Difficile è però sapere quale Dono possiedono: a volte anche per loro stessi è duro capirlo e controllarlo. Ci sono Doni quasi inutili, come la capacità di ripetere le parole al contrario o di ricordare certi dettagli. Katje ha diciotto anni e il suo Dono è un’arma terribile nelle mani di suo zio, re Rand. Il futuro le può riservare un posto sicuro al fianco di quest’uomo vendicativo o infinite sorprese, come l’incontro con un Graceling dallo sguardo intenso che sembra conoscerla fin troppo bene.

Posso amare una cover più di così? 
No. Non rispondete - tanto lo so già. La risposta è no.
Ho visto Graceling in libreria, in edizione tascabile, bellissimo e maledetto a soli 9,90 euro.
So già che tornerò a prenderlo. Devo solo trovare un momento per auto-convincermi che sia la cosa migliore da fare.



Tutti i difetti che amo di te, di Anna Premoli

Mettere i bastoni tra le ruote alla propria famiglia è una vera arte per Ethan Phelps, perfezionata con cura nel corso degli anni. Quando suo padre muore, senza lasciare alcun testamento, il ragazzo eredita le quote della sua multinazionale. Ma è evidente a tutti che Ethan non ha il pallino per gli affari.Passa le serate tra bar e locali offrendo da bere a chiunque e pagando conti salatissimi, riarreda il suo lussuoso loft senza badare a spese e spreca il tempo in compagnia di individui inutili. Quando però, un bel giorno, fa irruzione completamente ubriaco in una riunione di azionisti, i familiari si convincono che è il momento di prendere drastici provvedimenti, primo fra tutti, nominare un amministratore che tuteli il suo patrimonio. Dopo diversi tentativi falliti viene nominata un’affascinante avvocato specializzato in brevetti aziendali, Sara Di Giovanni. Sara ha il grande vantaggio di essere determinata e di non lasciarsi imbambolare dai modi di Ethan. Tra loro è da subito scontro aperto: lui non vuole ridimensionare il suo stile di vita e lei non ha nessuna intenzione di farsi mettere i piedi in testa da un presuntuoso rampollo. E così, poco alla volta, la tensione arriva alle stelle. Anche se il loro rapporto, a suon di dispetti, è destinato a evolversi in qualcosa di ben più complicato ed eccitante…

Ho recentemente letto il primo libro della Premoli: Ti prego lasciati odiare, di cui presto vi parlerò sul blog. Nel momento disperato che stavo passando, è stato una bella boccata d'aria che mi ha messo il desiderio di dare più spesso una chance agli autori italiani! Cosa ha comportato? Che in libreria il mio occhio ricadesse su quella copertina tutta fucsia e nient'altro, un colore che generalmente mi acceca e repulsa, ma che stavolta mi richiamava come il canto di una sirena imbellettata.
Lo voglio. Voglio. Now.


La Porta di Liv (Silver #2), di Kerstin Gier

Liv è sconvolta: Secrecy, la misteriosa autrice del blog più frequentato della scuola, conosce i suoi segreti più intimi. Come è possibile? E cosa le nasconde Grayson, il suo «fratellastro» da quando la mamma di Liv è andata a vivere con il padre di lui, trascinando anche Liv e la sorellina Mia in questa nuova avventura? Ma soprattutto, quale presenza oscura si aggira nottetempo negli infiniti corridoi del mondo dei sogni di Liv, un mondo che incredibilmente condivide con altre persone? E cosa significano gli improvvisi episodi di sonnambulismo di Mia? Incubi, misteriose apparizioni, cacce notturne, non favoriscono certo i sonni di Liv che di giorno, inoltre, è alle prese con una nuova famiglia decisamente complicata anche se con personaggi molto intriganti a partire da Henry per arrivare alla vecchia nonna. E con il fatto che ci siano in giro parecchie persone che hanno ancora dei conti in sospeso con lei, di giorno e di notte…

Lo ammetto: stavo per prenderlo. Ero quasi arrivata alla cassa quando i vari pesi tra le mie mani mi hanno ricordato il mio obiettivo negli ultimi tempi - il risparmio. Questo mi ha riportato a posare delicatamente La Porta di Liv sul suo scaffale, accarezzandone la costina e promettendogli che sarei tornata per lui.
Tornerò. Lo prometto.

***

Questi sono i tre libri che ho adocchiato in libreria e sono rimasti con me anche dopo, quando gli impegni mi hanno richiamata all'amara realtà. Adesso sono in attesa di poterne portare qualcuno a casa...

E voi, invece, quali libri avete adocchiato?

mercoledì 12 novembre 2014

Recensione: Silver Shadows, di Richelle Mead

Recensione
Titolo: Silver Shadows (Bloodlines #5)
Autore: Richelle Mead
Editore: Inedito in Italia
Pagine: 416
Sinossi tradotta da me - citare per eventuale uso!
"In seguito agli eventi che hanno spezzato il loro equilibrio e sconvolto il loro mondo, Sydney e Adrian lottano per raccoglierne i pezzi e ritornare l'uno dall'altra. Ma prima, devono sopravvivere.
Per Sydney, intrappolata e circondata da avversari, la vita è ormai una battaglia giornaliera per rimanere aggrappata alla propria identità e i ricordi di chi ama. Intanto Adrian continua a sperare contro quelli che cercano di convincerlo di come Sydney sia ormai una causa persa, ma la sua guerra si dimostra essere sempre più difficile quando vecchi demoni e nuove tentazioni lo tentano..."


Silver Shadows, quinto romanzo della saga Bloodlines, spin-off de L'Accademia dei Vampiri, la serie che anche in Italia è giunta a una conclusione e che presto verrà affiancata dall'ultimo volume di Bloodlines.
Dopo mesi, anche la sottoscritta ha finalmente sconfitto l'ultimo ostacolo e si è messa in pari con questa serie. Incredibile, ancora mi stupisco al pensiero! Ho atteso tanto ma ne è valsa la pena, e da questo punto in poi siete avvertiti: pericolo spoiler per i volumi precedenti.

Sydney Sage è nelle mani degli alchimisti e Adrian Ivashkov sta letteralmente perdendo il senno. Tra la sua disperazione, l'alcool e una Sydney irraggiungibile a causa di droghe e sonniferi, il lettore viene lanciato in un perenne stato di tensione che sin dalla prima pagina è l'antagonista principale della storia: il bisogno di superarlo, ritrovare la serenità è dietro l'angolo... e ciò costringe i lettori a divorare il romanzo dalla prima pagina sino all'ultima in pochissimo tempo nella speranza di trovare la pace dei sensi.
Anche in questo libro i punti di vista si alternano tra i due protagonisti, seguendo storie parallele ma estremamente differenti. Laddove in The Fiery Heart i POV si alternavano su un'unica storyline, questa volta seguiamo due vite intrecciate ma separate, che si cercano, sì, ma riescono a far risaltare le loro peculiarità senza farsi sommergere l'uno dal pensiero o presenza dell'altro. È così giusto, il contatto che crea la Mead tra Adrian e Sydney, che nemmeno il twist finale è riuscito a farmi arricciare il naso più di tanto, nonostante fosse una certa cosa che non ho mai apprezzato nei romanzi di questo genere e mai apprezzerò appieno. Non ne sono proprio il tipo. Nah. No me gusta.
I personaggi secondari sono, come al solito, di supporto alla trama e spesso e volentieri una boccata d'aria fresca. Mi ritrovo ad adorare ruoli come quello di Angeline, che sdrammatizza qualsiasi momento con la sua ingenuità, e quello di Eddie, un "piccolo Dimitri" sempre pronto a difendere ciò che pensa sia giusto.


La Mead lo fa di nuovo, quindi, e a parte il twist già accennato degli ultimi capitoli, segna appieno un nuovo punto a suo favore con Silver Shadows, anticipando un gran finale che presto arriverà nelle librerie straniere - The Ruby Circle, in pubblicazione nel 2015. Non mi voglio neppure dilungare in dettagli come il suo stile di scrittura, che chi ha letto fino a questo punto già ben conosce (e apprezza). Sappiate solo, lettori indecisi se continuare o meno questa serie, che arrivati a questo punto, il gioco vale la candela.
Consigliato a tutti i fan di Richelle Mead.

4 gusci su 5!

lunedì 10 novembre 2014

Anteprima: Ladri di Sogni, di Maggie Stiefvater dal 19 Novembre in libreria!

Maggie, Maggie! Finalmente si appresta a tornare l'apprezzatissima Maggie Stiefvater nel nostro Paese con il seguito di Raven Boys, il romanzo che aveva fatto strage di fanbase all'estero come da noi. Ladri di Sogni è il titolo del nuovo romanzo che precede Blue Lily, Lily Blue, recentemente pubblicato in terra natia mentre da noi aspettavano il secondo volume della serie. Ma adesso l'attesa è finita e, in tutte le librerie, sarà disponibile dal 19 Novembre!


Titolo: Raven Boys - Ladri di Sogni (Raven Cycle #2)
Autore: Maggie Stiefvater
Editore: Rizzoli
Prezzo: EUR 16,00
Prezzo ebook: EUR 9,99
Pubblicazione: 19 Novembre 2014