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sabato 25 luglio 2015

Recensione: Heir of Fire, di Sarah J. Maas

Recensione
Titolo: Heir of Fire (Il Trono di Ghiaccio #3)
Autore: Sarah J. Maas
Editore: Inedito in Italia
Pagine: 562
"Celaena Sardothien è sopravvissuta a gare mortali e terribili rivelazioni - ma tutto ha un costo. Ora deve dirigersi in terre nuove per confrontare le sue più oscure verità... verità sul suo passato che potrebbero cambiare per sempre la sua vita - e il suo futuro.
Intanto, forze brutali e mostruose si stanno preparando all'orizzonte con l'obiettivo di schiavizzare il suo mondo. Per sconfiggerle, Celaena deve trovare la forza combattendo non solo i suoi demoni, ma anche il male che sta per arrivare."


A volte ci capitano romanzi che ci coinvolgono così tanto da farci sperare di avere tutti i volumi della loro saga già tra le mani, che non ci debba essere l'attesa che fa soffrire ogni lettore tra un volume e l'altro, che gli autori scrivano in diretta corrispondenza con noi, mandandoci capitolo per capitolo.
Purtroppo, però, questo non è sempre possibile. Capita raramente, se capita, ma il più delle volte siamo costretti a rimanere in mano agli editori e i loro tempi di pubblicazione, attendendo con fervore il prossimo romanzo della nostra saga preferita.
Questo è quello che è successo a me, con Heir of Fire. Pubblicato quasi un anno fa, a suo tempo presi la decisione di aspettare che il quarto volume (Queen of Shadows) venisse pubblicato, o almeno di leggere HoF quanto più possibile vicino alla pubblicazione del prossimo. Detto fatto, ho dato una chance a questa lettura solamente all'inizio di questa estate, il che è stato sia un male (avrei potuto leggerlo e amarlo prima) che un bene (dovrò aspettare relativamente poco per il prossimo). Un'attesa provvidenziale, insomma, che si è conclusa con lo scoprire finalmente perché diavolo tutti avessero amato questo libro così tanto.


HoF riprende da dove La Corona di Mezzanotte - questo il titolo italiano di Crown of Midnight - era concluso. L'assassina di Adarlan è stata inviata a uccidere la famiglia reale di Wendlyn, regno dall'altra parte del mare in cui la magia è ancora viva e scorre nelle vene di chi la possiede - come Celaena stessa.
Nel frattempo, nel regno di Adarlan vengono intessuti intrighi e il principe Dorian e il capitano delle guardie Chaol si ritrovano davanti a verità che potrebbero cambiare tutto. Le loro alleanze vengono messe a dura prova dopo l'arrivo di Aedion Ashryver, e allo stesso tempo tra monti lontani inizia l'avventura di Manon Blackbeak, l'erede del clan delle streghe Blackbeak, dai denti di ferro.
Nuovi punti di vista vengono creati, disposti dalla Maas per avvertire il lettore di ciò che sta per arrivare - una guerra che cambierà le sorti non solo di Adarlan, ma di tutti gli altri regni.


Sarah J. Maas ha avuto la capacità di creare una storia che parte dal nulla per dare sempre di più. Chiede sempre più emozioni dal lettore, ma dà in cambio una trama che con ogni nuovo snodo non fa che rendere la lettura un'esperienza unica. Dal Trono di Ghiaccio abbiamo fatto molta strada - adesso Celaena non è più quella che conoscevamo o pensavamo di conoscere, così come ogni altro personaggio della saga. Tutto sta cambiando, e lo sta facendo come solo un talento esagerato come la Maas sarebbe capace di descrivere.
In Heir of Fire, il libro migliore dell'intera serie a questo punto, l'autrice introduce nuovi personaggi e nuovi punti di vista, preparando il terreno per una lotta che se descritta come penso lei possa fare, candiderà questa storia a una delle migliori del suo genere. Personaggi complessi e interessanti si uniscono a storyline intriganti e coinvolgenti, tutto per creare un mix perfetto che è la serie di Throne of Glass.
Di nuovi ingressi, in HoF, ne abbiamo avuti a bizzeffe! Bisogna però dare menzione d'onore a Rowan Whitethorn, principe guerriero e nuovo compagno di avventure di Celaena, Manon Blackbeak, che ci mostrerà le spietate verità sulle streghe di questa serie, e Aedion Ashryver, il Lupo del Nord, che conquisterà pian piano qualsiasi lettore. Tutti personaggi che sarebbero potuti diventare solo aggiunte di poco conto, come spesso succede quando vengono introdotti characters così tardi nella storia. La Maas ha però questa capacità di intessere legami tra i suoi personaggi veri, palpabili e che il lettore non può fare a meno di sentire, finendo per appassionarsi terribilmente. Io stessa pensavo che buona parte di queste nuove introduzioni avrebbe potuto minare ciò che già era stato creato dall'autrice... e non avrei potuto pensare qualcosa di più stupido! Ognuno di questi nuovi protagonisti aggiunge alla storia quel che prima non c'era, e che il lettore non si era reso conto mancasse. A ripensarci adesso mi sembra assurdo immaginare il Trono di Ghiaccio senza questi personaggi. Come avevo fatto fino a ora senza il rapporto tra Celaena e Rowan? Senza Manon e Abraxos? Senza la brotp perché c'è esiste lo dico io c'è esiste e io la amo tra Chaol e Aedion?

Heir of Fire è il libro perfetto. Un puro intermezzo tra gli avvenimenti che hanno distrutto gli equilibri in Crown of Midnight e la battaglia che arriverà in Queen of Shadows. È il romanzo della maturazione, il romanzo delle amicizie, il romanzo in cui si iniziano a creare le alleanze che porteranno alla conclusione di questa epica storia.
Consigliato a tutti i lettori della Maas e gli amanti del fantasy per ragazzi. La bella notizia per i fan italiani? La Mondadori ha da poco annunciato che HOF verrà pubblicato nel nostro paese nel 2016.
Preparatevi a una lettura assuefacente.

5 gusci su 5.


***

Potete acquistare Heir of Fire (in lingua inglese) qui!

1 commento:

  1. Ciao! proprio sabato pomeriggio ho comprato "Il trono di ghiaccio" dopo avere saputo che nel 2016 la Mondadori pubblicherà il terzo volume, questo perché, come anche te hai sottolineato, non è bello iniziare una serie e poi aspettare tanto tempo per leggere i libri successivi! Neanche sapevo ci fosse addirittura un quarto libro! ciao Maria

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